Dopo gli omaggi alla Torre dei Caduti e al monumento del partigiano, dalle 11,30 ci sono stati gli interventi del sindaco Giorgio Gori, del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, della studentessa Lucia Di Cola del «Progetto Adriana» con le conclusioni affidate al giornalista Marco Damilano.
«E’ importante, è molto importante che la Liberazione sia una festa unitaria, perché la libertà conquistata è un bene di tutti, senza esclusioni, e perché l’antifascismo è nettamente più forte se è capace di unire - ha detto il sindaco Gori nel suo discorso -. All’Anpi dobbiamo riconoscenza. Ovviamente ai partigiani e agli antifascisti che dopo l’armistizio seppero scegliere da che parte stare, rischiando quel che allora si rischiava. Ma anche per il prezioso lavoro che in tutti questi anni l’associazione ha svolto per trasmettere ai giovani i valori della Resistenza e della Costituzione. Torniamo a festeggiare in piazza il 25 aprile dopo due anni in cui il Covid ci ha impedito di farlo.