Silenzio, raccoglimento, ricordo: sono queste le parole che basterebbero per descrivere il Tempio dei Caduti di Bergamo.
Sorto sulle ceneri dell’antica chiesa di Santa Maria di Sudorno, l’edificio venne realizzato a partire dal 21 marzo 1915, un anno dopo l’acquisizione dei terreni da parte di un comitato cittadino che si era costituito per la costruzione di un nuovo luogo di culto nell’area.
L’entrata in guerra dell’Italia poche settimane dopo spinse i promotori dell’iniziativa a dedicare il luogo di culto ai soldati caduti per la patria, una decisione che venne confermata in occasione della cerimonia di consacrazione avvenuta il 6 agosto 1916.
Lo stile lombardo applicato all’esterno dall’ingegnere Camillo Galizzi è visibile nella presenza del rosone centrale e degli archetti medievali accanto a una punta d’innovazione inserita dall’artista nel campanile rotondeggiante dotato di finestroni e cuspide rivolta verso il cielo.
La parte interna è invece caratterizzata dalle 140 lapidi commemorative che richiamano alla memoria i nomi dei numerosi cittadini orobici scomparsi durante i due conflitti mondiali e dei membri delle forze dell’ordine morti in servizio.
Ad esse si aggiungono infine anche la presenza della tomba del generale Giovanni Marieni, unico ad esser tumulato all’interno dello stabile, e della pala d’altare attribuita ad Enea Salmeggia e raffigurante Gesù in compagnia di Maria e Sant’Anna.