La città di Bergamo ha premiato le sue eccellenze: cittadini e gruppi che con il loro impegno, passione e generosità hanno contribuito alla valorizzazione della comunità. Mercoledì 22 dicembre al Teatro Donizetti, nel Consiglio comunale riunito in seduta straordinaria per la premiazione, il sindaco Giorgio Gori e il presidente del Consiglio comunale Ferruccio Rota hanno consegnato cinque medaglie d’oro e dieci civiche benemerenze 2021.
Ad aprire ufficialmente la cerimonia è stato Ferruccio Rota: «L’amministrazione – ha spiegato in un passaggio del suo intervento – premia l’impegno, la passione, la generosità e la tenacia che persone e associazioni hanno profuso per la cura e la valorizzazione della nostra comunità attraverso diversi percorsi ed esperienze . In una società globalizzata, e quindi complessa, segnata da notevoli frammentazioni di interessi e diffuse conflittualità, risultano illuminanti e importanti tutti i gesti e testimonianze di solidarietà umana, tutte le azioni responsabili assunte nello scorrere della vita quotidiana, l’impegno onesto nel proprio lavoro, inteso anche come contributo alla crescita sociale e culturale della comunità, da parte di ogni cittadino, associazione, impresa e istituzione, alla ricerca del bene comune».
Dopo l’intervento di Rota, quello del sindaco Giorgio Gori che, parlando dei premiati, ha detto: «Davanti a noi, ad ispirarci e a darci forza, abbiamo l’esempio delle donne e degli uomini che tra poco andremo a premiare. Persone che hanno fatto cose importanti per Bergamo, ognuno nel suo campo. Modelli di generosità, di dedizione e coraggio. Nessuno di loro ha ottenuto ciò che si prefiggeva senza fatica, nessuno ha avuto la strada spianata. In ambiti diversi – da quelli della cura e della solidarietà a quelli dell’impresa e della cultura, dalla politica e della giustizia – ognuno ha affrontato difficoltà e le ha superate, contribuendo alla crescita e al prestigio della comunità. Per questo ci sono d’aiuto. Le loro storie comunicano positività e fiducia, esattamente l’antidoto che ci serve contro l’incertezza che torniamo a respirare in queste ore».