È la festa della Fratellanza ai tempi della guerra in Europa. A 2.700 metri di quota, quello che un tempo fu territorio di confine e troppi giovani soldati persero la vita, ha visto ieri schierati gli uni accanto agli altri i rappresentanti delle associazioni ex combattentistiche di eserciti un tempo contrapposti.
Una festa solenne che quest’anno è stata celebrata per il 45esimo anno consecutivo. Nemmeno il Covid l’ha fermata e la sua importanza simbolica è stata messa in luce dal presidente dell’Euregio e della Provincia autonoma di Trento, intervenuto al termine della celebrazione culminata con la deposizione delle corone d’alloro al monumento della Fratellanza.
Il presidente ha ricordato come questo luogo straordinariamente bello fu teatro di morte e – allo stesso tempo – di gesti di solidarietà tra nemici.
con l'occasione prima uscita del Presidente della Sezione di Bergamo che ha superato le attività di reclutamento del NUS (Nucleo Uniformi Storiche di Milano) e della moglie nei "panni di Crocerossina"